PETIZIONE CONTRO IL DISSESTO IDROGEOLOGICO
Premesso che:
Green Italia e Verdi Europei chiedono al Governo:
- il dissesto idrogeologico è il grande assente dalle politiche di pianificazione del territorio che non può essere più eluso, specialmente in un momento in cui l'Italia inizia a subire gli effetti dei cambiamenti climatici. Gli eventi estremi, come quelli della Toscana qualche tempo fa e della Liguria dell'autunno 2012 saranno sempre più intensi e frequenti mettendo in crisi un territorio come il nostro sul quale si somma alla fragilità naturale e intrinseca anche quella indotta da un utilizzo dissennato del territorio che ha visto come protagonista il cemento e la sua proliferazione senza freni. I numeri del dissesto sono drammatici. Oltre l'80% dei Comuni italiani sono a rischio idrogeologico, dal 1960 le vittime del dissesto sono state 4.000.
- di fronte a questa situazione le priorità sono: bloccare il degrado dei territori con uno stop deciso al cemento, mettere in sicurezza le aree a rischio censite e adattare il nostro Paese agli effetti dei Cambiamenti Climatici.
- la messa in sicurezza del territorio ha un costo stimato di 35 miliardi di euro per lo Stato che possono essere prelevati dall'azzeramento del capitolo di spesa dei cacciabombardieri F35 che è di 15 miliardi e dai 20 miliardi della Tav.
Green Italia e Verdi Europei chiedono al Governo:
- immediate politiche di adattamento ai cambiamenti climatici;
- la deroga dal patto di stabilità per i comuni che attuano interventi di prevenzione del dissesto idrogeologico e di adattamento ai Cambiamenti Climatici;
- l'avvio di diecimila piccoli cantieri della durata di 3-4 anni per prevenire il dissesto idrogeologico, che avranno un effetto leva sia sul settore dell'edilizia sia benefici immediati sul territorio e sul tessuto economico delle PMI italiane;